Videogames — parte prima

Video disponibile https://youtu.be/Af-HDSz1nww

Qualche settimana fa, mi è stato chiesto di affrontare l’argomento dei videogiochi.

È un tema molto ampio e quando ragioniamo sui videogiochi dovremmo farlo al singolare. Di quale videogioco stiamo parlando? Ne esistono categorie diversissime, così come di altri prodotti mediali esistono categorie diversissime.

Cercherò di fare alcune considerazioni di massima e di dividerle per ragioni di leggerezza in due script.

I videogiochi sono un ottimo banco di prova per calare nella pratica gli spunti dei precedenti incontri. Gli atteggiamenti mentali di cui abbiamo parlato hanno infatti una ricaduta su ciò che facciamo e su come lo facciamo.

Ci faremo aiutare da un bel semaforo che con la luce segnerà opportunità , aspetti critici , punti fermi .

Semaforo Rosso:

  • NO a tavola e NO alle postazioni individuali in camera.
    Questi due NO a cosa servono? Servono a investire in relazione e a preservare lo spazio della relazione. Sulle postazioni individuali in camera bisogna essere più precisi. Oggi basta uno smartphone per giocare ed isolarsi, non c’è bisogno di grandi postazioni. Quindi bisognerà vigilare perché il videogiocatore, se si mette comprensibilmente sul letto in camera sua, ci stia un tempo adeguato e compatibile con il benessere psicofisico. Attenzione però a non pretendere un’interruzione del gioco. Bisogna avere il tempo di salvare o comunque di raggiungere un traguardo per poi poter riprendere in un secondo momento senza ricominciare da capo; e voi stessi volete che non ricominci da capo tutte le volte :-).
  • NO a giocare prima di andare a letto. Proviamo a immaginare una serie di attività che favoriscano poi un buon sonno.

Semaforo Giallo: ad alcuni aspetti dobbiamo fare attenzione.

  • Per esempio ai giochi online multiutente.
    Vostro figlio non sta giocando da solo, anche se è tra le mura di casa. È invece in potenziale contatto con chiunque.
    Le interazioni in chat possono sviluppare dinamiche di potere, di sopraffazione, di ricatto. “Presentati il tal giorno, alla tal ora nel gioco altrimenti ti blocco”. E io ho avuto alunni che sono venuti preoccupati a chiedermi cosa dovessero fare.

Ma andiamo oltre le criticità con il semaforo verde!

  • Proviamo a giocare con loro. Con i nostri figli, e con i loro videogiochi. Facciamoci almeno un’idea, proviamo a sperimentare il perché del loro coinvolgimento. Ci accorgeremo che non hanno tutti i torti.
  • Possiamo anche visitare Twitch. Su Twitch che chi gioca in diretta per ore, attorniato da una community di fan. La cosa può fare paura perché crea relazioni mediate dagli schermi, senza corpo e senza contatto, ben prima e ben oltre le necessità imposteci dalla pandemia. Ma per noi è comunque un’opportunità di conoscenza.
  • Giocare richiede spesso molte prove e molti errori. Sarebbe un atteggiamento sano da trasferire nella vita, e nella scuola, per avere maggiore libertà di costruire percorsi innovativi e generativi.

(to be continued…)

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Andrea Novella - Proposta Pedagogica
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Pedagogista, propongo spunti di riflessione pedagogica per educare ed educarci, per poter crescere ad ogni età.